martedì 19 aprile 2016

Benché

A qual ragion rimastica l'eterno
dissidio dei superbi
se non per dir ch'è solo a sé gradito?
Resa si dà, con frutti sempre acerbi.
vita di vacuo scherno:
e c'è chi ingrassa ed eleva a guaito
la noia di partito.
Se pure il nulla s'è fatto furore
nero d'umore tra i voti s'accoscia
il riso nell'angoscia
e la gran conta del proprio candore
è il cruento sudore
di un istinto suicida.
Rese monche d'un verbo sobrio e scarno
innalziamo le grida,
Italia mia, benché 'l parlar sia indarno.


(Canzone in stile petrarchesco, una stanza, AbCBaCcDEeDdfGfG)

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